Abstract
A 40 anni dalla sua pubblicazione, il volume di Cesare Massimo Bianca su «Le autorità private» mostra ancora l’estrema attualità di una riflessione sull’incidenza del potere privato – «di diritto», o anche meramente «di fatto» – nei rapporti tra consociati; sulle tecniche a disposizione dell’ordinamento giuridico per la tutela di interessi generali, collettivi e individuali; sulle ripercussioni che tali svolgimenti possono avere rispetto alle categorie tradizionalmente a disposizione del giusprivatista.
Questa prospettiva d’indagine – invitando a rivisitare la classica lettura che contrappone(va) un diritto privato dell’eguaglianza a un diritto pubblico dell’autorità – si intreccia in modo significativo con le più recenti analisi del «diritto della regolazione», nel quale si può oggi scorgere la più compiuta realizzazione di quel «diritto economico dei rapporti di impresa, compenetrazione di tecniche pubbliche e private» già efficacemente tratteggiato nella pagina di Bianca.
Gli scritti che compongono il volume intendono fornire un’analisi delle ripercussioni sistematiche che una disciplina privatistica funzionalizzata al controllo del potere privato, e delle sue forme di esercizio, può avere rispetto al tradizionale sistema delle fonti del diritto e sulle regole operanti in specifici settori dell’ordinamento.