Abstract
Il quarto volume della Collana ‘Villa Maruffi. Materiali e Studi’ è incentrato sulla tenuta del ‘Palombaro’, un latifondo situato lungo la Via Appia Antica. L’analisi di diversi fondi archivistici e di fonti di documentazione, sia scritta che materiale, porta nuova luce sulla storia di questo settore del suburbio di Roma, legato alle vicende anche della famiglia Maruffi. Dalla ricostruzione dei passaggi di proprietà, a partire dal IX secolo d.C., a quella delle scoperte archeologiche avvenute negli ultimi tre secoli, emerge una sequenza interessante di fatti e personaggi che fanno entrare il ‘Palombaro’ nel panorama più generale dell’incessante trasformazione nell’uso del territorio, tra Roma e i Colli Albani. Luogo di residenze di lusso e di imponenti mausolei funerari – come quello attribuibile all’imperatore Gallieno – nell’antichità, il ‘Palombaro’ è stato in seguito utilizzato per coltivazioni estensive e come ‘cava’ di reperti archeologici. Le sculture romane più conservate, che sono state trovate fin dal XVIII secolo in questo terreno, si trovano oggi disperse tra diversi musei e collezioni private, sia nazionali che estere.