Abstract
Per come cristallizzate nei Trattati istitutivi, le «libertà fondamentali» dell’Unione europea (libertà di circolazione dei beni, dei servizi, delle persone, dei capitali) si rivolgono formalmente nei soli confronti degli Stati membri, chiamati a darne attuazione in funzione della promozione e del mantenimento di un adeguato livello di concorrenzialità nel mercato unico.
Dall’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia si evince tuttavia come la concreta portata applicativa di queste norme si estenda sovente oltre la semplice relazione verticale tra ordinamento europeo e singoli Stati, traducendosi invece in una regola di ordine pubblico economico immediatamente precettiva, rilevante a livello orizzontale nei rapporti tra privati, ed idonea a conformarne il contenuto.
I saggi raccolti nel volume intendono favorire una riflessione sugli effetti che le libertà fondamentali del Trattato U.E. possono assumere nel sistema delle fonti del diritto privato, nonché sulle regole operanti in specifici settori dell’ordinamento.