Abstract
È nei giorni dell’emozione della scomparsa di Jacqueline Risset che è nata l’idea di rendere omaggio alla sua figura di scrittrice, poeta, traduttrice, saggista. Il convegno internazionale Jacqueline Risset “Une certaine joie” è stato anzitutto un gesto di amicizia: la risposta di quanti l’hanno conosciuta, letta, amata. Nel contempo il convegno ha voluto essere la messa in contatto di studiosi di ambiti culturali molteplici. Gli Atti ne riuniscono i contributi e interrogano, nelle cinque sezioni in cui si articolano, i vari campi del percorso intellettuale della studiosa: letteratura, filosofia, psicanalisi, poesia, traduzione, cinema, teatro, facendo emergere a partire dalle esperienze fondatrici di Tel Quel e della traduzione di Dante la postura innovativa di un pensiero sempre attento alla radici profonde dell’Europa e alle grandi questioni politiche del nostro tempo. Filo conduttore, l’istante. “Brusca” illuminazione sfrondata da ogni trascendenza, l’istante interrompe il continuum della durata e la rinnova facendosi portatore, come scrive Proust – autore tra i più centrali per la studiosa, – di “cette crête qu’ont les idées à certains jours” e di “une certaine joie”.