Roma Tre Law Review – 02/2019

Roma Tre Law Review n.2/2019
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: dicembre 2019
Pagine: 368
ISBN: ISSN 2704-9043
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Abstract

The Roma Tre Law Review (R3LR) is an open-source peer-reviewed e-journal which aims to offer a digital forum for scholarly debate on issues of comparative law, international law, law and economics, law and society, criminal law, legal history, and teaching methods in law

Contributi

The Order and the Volk. Romantic Roots and Enduring Fascination of German Constitutional History

Emanuele Conte 

Per gli storici legali tedeschi del diciannovesimo secolo, la Germania esisteva come nazione ben prima della fondazione di uno Stato unitario. Basata su valori condivisi e uno spirito comune, questa nazione fu descritta come dotata di una costituzione (Verfassung) non emanata da alcun potere costituzionale ma bensì basata sull'ordine concreto delle comunità tedesche. Dopo il 1920, gli storici sociali tedeschi hanno preso la fiaccola di questa visione della storia istituzionale dalle mani degli storici legali. In quanto rappresentante più importante della storiografia costituzionale tedesca durante il periodo nazista, Otto Brunner pubblicò una serie di saggi che diffondevano ampiamente questa visione identitaria delle leggi nazionali anche al di fuori dei confini della Germania, presentando la legge medievale come un "ordine" immanente piuttosto che come un insieme di norme statali. Nonostante siano chiaramente guidati dai dibattiti politici e culturali della Germania del XIX-XX secolo, i concetti chiave di questo flusso storiografico (chiamato Vefassungsgeschichte) sono ancora utilizzati dalla ricerca storica giuridica francese e italiana.

DOI: 10.13134/2704-9043/0

Using Competition Law and Designing New Access Regimes to Force Industrial Data Circulation Between Companies in the EU Digital Single Market

Alessandro Cuomo 

Il contributo si focalizza su due dei molti approcci regolatori recentemente proposti dalla Commissione Europea per adattare l’attuale quadro normativo europeo ai cambiamenti apportati dall’economia digitale. Oggi i dati digitali sono diventati una risorsa fondamentale per ogni tipo di servizio, ma mentre la circolazione dei dati personali è già destinataria di un regime complesso regolato dalla normativa europea sulla protezione dei dati, c’è molta incertezza normativa sulla circolazione dei dati non personali e industriali. Secondo la Commissione, una cosa è certa: nuove regole dovrebbero essere previste per accrescere la circolazione dei dati industriali tra i privati, cosicché più imprese possano beneficiare delle migliori opportunità di analisi dei dati. Il primo approccio proposto dalla Commissione consiste nel guardare la circolazione dei dati industriali da una prospettiva antitrust. La principale domanda che si pone è se l’accesso non consensuale ai datasets industriali di imprese dominanti può essere garantito anche alle imprese concorrenti attraverso l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Il secondo approccio proposto dalla Commissione consiste in un’iniziativa legislativa che definisca nuove regole di accesso per creare, a date condizioni, obbligazioni che costringano le imprese ad aprire i loro datasets ad altre aziende. La domanda principale sarà quali linee guida i legislatori europei dovranno seguire per costruire questo regime.

DOI: 10.13134/2704-9043/01

Sentido común y saber científico: ¿oxímoron o binomio posible?

Giulia Fiorelli 

Questo articolo si occupa dell’analisi dell’impatto sistematico che l’utilizzo crescente delle informazioni tecnico-scientifiche nel processo penale moderno esercita sulla tradizionale capacità di valore dei giudici popolari, che possono appellarsi solo al “buon senso ordinario”.

DOI: 10.13134/2704-9043/02

Looking at the Edict of Rothari. German Ancestral Customs and Roman Legal Traditions

Luca Loschiavo 

The essay takes up the debate on nature of the most ancient Lombard legislation (if real ‘Germanic’ or influenced by the Roman legal tradition). After more than two hundred years of discussion, a satisfactory solution is still waiting to be found. The research of the last decades on the early Medieval Europe has deeply changed profoundly changed the perspective from which to look at the ancient norms. Legal historiography can no longer ignore the contribution that comes from the studies of ethnogenesis and not even how much we know again about the complex phenomenon of vulgar Roman law. Through some examples especially related to criminal law and the trial, these pages intend to show how useful it is to approach the subject according to a different approach. Especially strong seems to be the imprint of the late Roman military law on the Longobard legislator.

DOI: 10.13134/2704-9043/003

Trial as Investment: Is Litigation Funding Compatible with the Italian Civil Procedural Law System?

Giacinto Parisi 

Il contributo mira ad esaminare i principali aspetti del finanziamento del contenzioso tramite l’analisi della sua evoluzione nei primi sistemi legali nei quali è emerso. Nella seconda parte, l’autore esamina la compatibilità di questo contratto con il sistema di diritto processuale italiano, mettendo in evidenza le principali questioni rilevanti.

DOI: 10.13134/2704-9043/04

Private Law as Restorative Justice: Notes on its Use from Historical Wrongs to Human Rights Litigation

Noah Vardi 

All'interno del più ampio fenomeno della cosiddetta "giuridificazione" degli errori storici, il documento esamina il ruolo del diritto privato come strumento per la giustizia riparativa. Considerando che l'uso del diritto privato e dei suoi rimedi (ad esempio il contratto, illecito, arricchimento ingiusto) come strumenti di "riparazione" può sembrare in contrasto con le funzioni di giustizia riparativa, il documento valuta l’ampia controversia che è stata avviata in diversi sistemi giuridici soprattutto a partire dalla fine del XX secolo e che, sebbene basata su affermazioni mutuate dal diritto privato, pongono una serie di problemi specifici che meritano attenzione.

DOI: 10.13134/2704-9043/05

Droit, populism et sens commun: la théorie démocratique face à l’ère des populismes

Sirio Zolea 

Il presente contributo sviluppa nel campo della legge la nozione di populismo elaborata dagli studi di teoria politica di Laclau e Mouffe, come una particolare forma di articolazione conflittuale di un discorso politico in una società liquida, basata su un condivisione dicotomica della società in due campi reciprocamente antagonisti: il popolo (la base) e il potere (le élite), identificati secondo criteri variabili. È una strategia discorsiva che persegue una mobilitazione volta alla rottura politica, piuttosto che alla sua gestione nella continuità istituzionale, ma neutrale rispetto ai potenziali contenuti di cui può essere colmato: a volte progressivo, a volte conservativo; a volte democratico, a volte autoritario. Il mondo del diritto non è estraneo all'avvento dell'era del populismo. L'offensiva per colonizzare il buon senso, che è peculiare di qualsiasi discorso populista, si concentra spesso su argomenti più o meno strettamente legali.

DOI: 10.13134/2704-9043/06

Les systèmes-experts et la responsabilité civile Expert-systems and liability

Andrea Zoppini 

I sistemi esperti non solo trattano o recuperano i dati: elaborano una risposta adeguata alle domande. Il loro scopo è rimpiazzare gli esperti umani. Il rischio di responsabilità è accresciuto perché non solo il sistema può essere difettoso, ma c’è un ulteriore rischio che nasce dalla fornitura di un’informazione errata, concepita come un servizio ma percepita come un prodotto. Qual è il quadro normativo appropriato? Sebbene il dibattito non sia chiuso, il diritto Statunitense sembra escludere la rigorosa responsabilità del prodotto, ma sembra ammettere, in certi casi, la responsabilità per il mancato ricorso a sistemi esperti che sono più performanti del cervello umano.

DOI: 10.13134/2704-9043/07

The New Business Crisis and Insolvency Code – Innovations in Company Law

Mattia Brozzi 

L’articolo esamina l’impatto della promulgazione del nuovo “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza” (CCI), Decreto legislativo n. 14/2019, sul vigente diritto d’impresa italiano. Il CCI, infatti, apporta significativi cambiamenti alle strutture organizzative imprenditoriali e aziendali, con riguardo agli organi di sorveglianza e alle azioni di responsabilità nei confronti dei dirigenti. Mentre la stragrande maggioranza delle disposizioni del CCI entrerà in vigore non prima di 18 mesi dalla promulgazione, le regole del diritto di impresa, gli Articolo 375, 377, 378 e 379, sono già in vigore. Lo scopo di questo articolo è fornire un primo riassunto e commentario di queste regole che, sotto diversi aspetti, emendano il Codice civile italiano.

DOI: 10.13134/2704-9043/08

Towards a Two-phase System in the Italian Criminal Procedure?

Federica Centorame 

Nonostante il tradizionale sistema decisionale unitario del procedimento penale italiano, i più recenti casi sembrano dare un’importanza crescente al giudice esecutivo italiano nel modificare l’originaria sanzione inflitta all’esito dei tre gradi di giudizio. Da questa prospettiva, il contributo sarà orientato a verificare se questa nuova tendenza a dividere la decisione tra colpa e condanna nel processo penale italiano rappresenti un altro trapianto legale dal modello di Common law o, piuttosto, un effetto peculiare del suo più interno animo inquisitorio.

DOI: 10.13134/2704-9043/09

No-deal Brexit. The Decree Law no. 22 of March 25, 2019

Claudia Giustolisi 

Il rischio di un distacco non negoziato del Regno Unito (UK) dall’Unione Europea (UE) ha richiesto al legislatore italiano azioni volte. Proteggere i mercati, mitigando i rischi percepiti e prevedendo una chiara tabella di marcia di ciò che aspetta le imprese bancarie, finanziarie e assicurative interessate dalla brexit. Di conseguenza, il Governo italiano ha recentemente emanato il Decreto Legge n. 22/2019 affrontando lo scenario di un mancato accordo Brexit (il Decreto), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 marzo 2019; il Decreto è entrato in vigore il 26 marzo 2019 e prevede un periodo transitorio di 18 mesi. Le disposizioni del decreto si applicheranno sia alle imprese che svolgono attività regolamentate in Italia in virtù delle libertà di stabilimento e di prestazione di servizi garantite dall’UE, sia alle imprese italiane che operano nel Regno Unito.

DOI: 10.13134/2704-9043/010

 

The Risk of the Uncertainty of the Rules and the Consequences of their Infringement

Maria Alessandra Sandulli 

Il saggio riproduce il report presentato dall’autore alla Conferenza IIAS (Istituto Internazionale di Scienze Amministrative) tenuta il 25-29 giugno 2018 a Tunisi. Da allora, l’attuale importanza della certezza del diritto è diventata sempre più chiara nel dibattito scientifico italiano. Gli scritti raccolti nel volume a cura di F. Francario e M.A Sandulli su “Principio di ragionevolezza delle decisioni giurisdizionali e diritto alla certezza del diritto” (Napoli, 2018) offrono una vivida prova di ciò. Nell’ultimo anno i problemi evidenziati in questo saggio hanno trovato ulteriori prove nella giurisprudenza italiana e nel quadro normativo nazionale. L’ennesimo emendamento al Codice degli Appalti Pubblici (insieme a un progetto di legge che annuncia la completa riforma del codice), che ha, tra l’altro, previsto l’abolizione di alcuni dei controversi poteri regolatori dell’autorità nazionale anticorruzione, è emblematico. Quest’ultima scelta, sebbene costituisca un primo passo per superare una delle debolezze rappresentate nel saggio, a sua volta crea inevitabilmente ulteriori incertezze a causa della sua estensione ancora parziale.

DOI: 10.13134/2704-9043/011

The Influence of Comparative Law in Teaching “Street Law” in Italy

Rebecca Spitzmiller 

Questo articolo analizza varie caratteristiche di diritto comparato inerenti all’insegnamento di “street law” in Italia, una clinica legale offerta dal Dipartimento di Roma Tre. La clinica esamina le nozioni legali di base come lo Stato di diritto, la democrazia e la giustizia, incorniciate da iniziative di cittadinanza attiva rese possibili dal principio di sussidiarietà orizzontale. Street Law presenta questi concetti usando una metodologia interattiva – tipica di tutte le cliniche – in un formato “train the trainer”. Come parte della clinica, gli studenti di giurisprudenza a loro volta insegnano questi concetti agli studenti di liceo in diverse lezioni teoriche e pratiche in una scuola superiore locale, dando come risultato un insegnamento “peer to peer”. Non sorprende che la Street Law, avviata dagli studenti-attivisti a Washington DC nei primi anni ’70, sia profondamente intrisa della metodologia e dei principi dell’educazione legale di diritto comune. La lezione tradizionale – basata sui metodi tipici del Civil Law – lascia il posto al metodo socratico, discussioni guidate, ospiti, visite in loco presso gli uffici del governo locale, giochi e altre attività pratiche progettate per coinvolgere gli studenti in una sfida, in una nuova esperienza volta sia ad accrescere le loro capacità pratiche sia a padroneggiare i principi legali. Questo articolo analizzerà gli aspetti metodologici del corso e le linee guida pratiche incorporate nelle disposizioni di soft-law emanate da varie fonti he offrono solide motivazioni per includere la Street Law nell’educazione legale. Prenderà anche in esame le nozioni di diritto comparato inerenti alla clinica che si estendono anche a concetti giuridici sostanziali come la sussidiarietà, una nozione in gran parte europea, cercando parallelismi nel sistema legale americano, nonché alcuni dei diritti doveri fondamentali di democrazia.

DOI: 10.13134/2704-9043/012

Remedies Against Unlawful Foreign Direct Investments Screening Measures Under the New Common Eu Regulation

Bruno Paolo Amicarelli 

Cosa possono fare gli investitori stranieri quando i loro investimenti sono bloccati dal governo del paese di destinazione? Fino a che punto è effettivamente possibile rivedere davanti ad un giudice amministrativo una decisione di veto, vista l’ampia discrezione esercitata dai governi in questo campo? L’articolo cerca di analizzare questi problemi alla luce di diversi ordinamenti giuridici, tenendo anche conto degli effetti del nuovo Regolamento europeo 452/2019.

DOI: 10.13134/2704-9043/013

Foreign Direct Investment Screening Measures in the EU and Duty to Give Reasons

Maria Stella Bonomi 

Le recenti riforme in materia di misure di screening per gli investimenti esteri si incentrano sulla sicurezza nazionale e gli altri rischi per l’interesse pubblico. Tuttavia tali riforme, possono anche nascondere altre preoccupazioni, come la paura dell'acquisizione predatoria di importanti attività nazionali da parte di paesi stranieri. Come conseguenza, le misure di cui sopra possono essere utilizzate per creare barriere commerciali nonostante molti trattati internazionali garantiscano la libertà di commercio. È pertanto necessario che i governi dell'UE effettuino investimenti in altri paesi. Il presente studio esplora i recenti casi di applicazione del cosiddetto "golden power" in Italia.

DOI: 10.13134/2704-9043/014

Recent Developments on the CJEU Control Over State Aid in the Energy Sector: the Lithuanian Case

Gianluca Buttarelli 

La recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato nel settore dell'energia ha mostrato l’alternarsi di diverse sentenze con esiti parzialmente divergenti. L'intervento statale nel settore dell'energia è ancora oggetto di un controverso dibattito; i richiamati diversi esiti delle sentenze sono strettamente collegati alla peculiarità del sistema giuridico di ciascuno Stato membro. A questo proposito, ciò che sembra essere l'elemento in grado di differenziare maggiormente le pronunce della giurisprudenza della Corte di giustizia europea è l'esistenza di un organismo di intermediazione privato o pubblico, incaricato dalla legislazione nazionale di riscuotere, gestire e distribuire le risorse finanziarie in questione. A questo proposito è stato ritenuto necessario che l'ente in questione agisca sotto il controllo pubblico. Le risorse statali sono infatti coinvolte solo quando il controllo su una società è esercitato dallo Stato come azionista. Finora la giurisprudenza della Corte di giustizia europea ha spesso utilizzato un approccio formalistico, sebbene in alcune occasioni ha dimostrato di utilizzare indebitamente e di confondere spesso i propri principi espressi nelle sentenze.

DOI: 10.13134/2704-9043/015
 

The Strict Line Between Law and Politics. A Comparative Analysis of Quebec, Catalonia and Scotland

Chiara Cersosimo 

La diffusione dei movimenti secessionisti negli ultimi decenni ha messo a repentaglio la conformità con l'ordine costituzionale di sistemi giuridici democratici consolidati. Lo scopo di questo documento è quello di indicare le procedure lecite disponibili che possono aiutare a trovare un compromesso tra le aspirazioni di coloro che desiderano la secessione e la prerogativa dei governi centrali di mantenere l’integrità del territorio dei loro Stati.

DOI: 10.13134/2704-9043/016

Same-sex Spouses’ Rights in the CJEU Coman Case

Cristina Frattone 

Nella sentenza Coman del 5 giugno 2018 la Grande Camera della Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGE o Corte) ha dato una risposta positiva alla domanda se il coniuge dello stesso sesso di un cittadino dell'UE possieda o meno il diritto di trasferirsi e risiedere in un altro Stato membro dell’Unione Europea. In primo luogo, confermando la giurisprudenza consolidata, la Corte di giustizia ha affermato che la direttiva 2004/38 / CE si applica in via analogica ad un cittadino dell'UE che si è stabilito in un altro Stato membro e poi ha fatto ritorno nel suo membro Stato di nazionalità. Pertanto, il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nell'UE ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 1del TFUE autorizza il cittadino dell'Unione a invocare il diritto alla libera circolazione anche nei confronti dello Stato membro di cui è cittadino. In secondo luogo, la Corte di giustizia europea ha fornito un'ampia interpretazione del termine "coniuge" di cui all'articolo 2, paragrafo 2, lettera a) Direttiva 2004/38 che presuppone un'espressione neutra dal punto di vista del genere, vale a dire della persona legalmente sposata
ad un altro. Ai soli fini della legge sulla libera circolazione dell'UE, il termine "coniuge" dà diritto al diritto di residenza in un altro Stato membro per un periodo superiore a tre mesi ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 2, della direttiva 2004/38, inclusa la persona dello stesso sesso con cui il cittadino dell'UE ha contratto un matrimonio secondo la legislazione nazionale di uno Stato membro. In conclusione, dato il significato della libera circolazione nel diritto dell'UE, gli Stati membri non hanno il permesso di negare il diritto di trasferirsi e risiedere per più di tre mesi al coniuge dello stesso sesso di un cittadino dell'Unione per il solo motivo che la legislazione nazionale dello Stato membro ospitante non riconosce il matrimonio omosessuale legalmente contratto in un altro Stato membro.
 

DOI: 10.13134/2704-9043/017

EU Law on Animal Welfare and Its Correct and Effective Application

Micaela Lottini 

Con il sostegno e la cooperazione degli Stati membri, le istituzioni dell'UE hanno promosso il benessere degli animali da oltre quarant'anni. L'obiettivo della politica dell'UE in materia di benessere degli animali è conciliare gli interessi dei vari attori sul mercato con l'interesse degli animali, migliorandone la qualità della loro vita ed evitare il loro dolore e sofferenza. La prima parte di questo articolo delinea, in termini generali, la politica dell'UE in materia di benessere degli animali, concentrandosi anche sui suoi "aspetti costituzionali" e, in particolare, sull'articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che si occupa espressamente del benessere degli animali e della sua interpretazione da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE). La seconda parte dell'articolo tratta le nuove iniziative della Commissione sul benessere degli animali. Seguono alcune osservazioni conclusive.
 

DOI: 10.13134/2704-9043/018

Rethinking Legal Education in Times of Crisis. Some Remarks from the Case of the Roma Tre Migration and Citizenship Law Clinic

Carlo Caprioglio 

L'articolo fornisce una comprensione critica dell'espansione dell'educazione clinica legale in Italia, avvenuta nell'ultimo decennio, al fine di studiare il significato dell'implementazione delle cliniche legali nei dipartimenti legali italiani e il suo ruolo nel ripensare i metodi e la pratica dell'educazione legale . Alla luce di ciò, il documento non affronterà la questione della definizione di clinica legale, che alimenta il dibattito tra studiosi clinici. Piuttosto, analizzerà l'evoluzione dell'educazione legale clinica attraverso l'obiettivo del concetto di "crisi". Intesa come una situazione in cui processi sociali, attori e forze spingono per un ripensamento delle categorie di conoscenza legale e dei metodi di insegnamento, la "crisi" fornirà un quadro analitico critico attraverso il quale riflettere sull'approccio non convenzionale alla legge e all'educazione legale che le cliniche legali promuovono. Nelle sezioni seguenti, l'articolo si baserà su esempi pratici tratti dall'esperienza della Clinica legale per la migrazione e la cittadinanza di Roma Tre per mostrare, da un lato, come una clinica legale può diventare un attore rilevante nel promuovere l'accesso alla giustizia per le persone emarginate e gruppi; dall'altro, come può svolgere attività che - collegando la ricerca e l'impegno sociale - inducono gli studenti a sviluppare un approccio critico nei confronti della legge e degli strumenti giuridici, approfondendo la loro comprensione del rapporto tra legge e fenomeni sociali.

DOI: 10.13134/2704-9043/019
 

 

A Conference on Internal Controls in Listed Companies (Consob – Grandangolo Conference, Rome, May 21st 2019)

Claudia Giustolisi  Tommaso Sica 

DOI: 10.13134/2704-9043/020

“Eguaglianza, donne e diritti” – “Equality, Women and the Law”

Chiara Federica Pedace  Martina Millefiorini 

DOI: 10.13134/2704-9043/021

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