Abstract
Ian Wood è senz’altro tra i maggiori protagonisti dell’intensa stagione storiografica che, negli ultimi decenni, ha profondamente innovato la tradizionale lettura di quella cruciale e complessa fase storica che vide il mondo dell’antichità greco-romana trasformarsi in qualcosa di diverso e d’inedito: un qualcosa che – per molti aspetti – ancora oggi determina il nostro sentirci ‘occidentali’. Il presente volume, nel riproporre una serie di temi che non cessano di affascinare il lettore moderno, rilegge in particolare – secondo gli esiti di un’indagine ‘quantitativa’ – il ruolo avuto dal cristianesimo nel determinare la trasformazione dell’Occidente romano. Oltre a invitare lo storico del diritto a confrontarsi con l’emergere di un originale disegno della società e con l’introduzione di nuovi contenuti nell’impianto di una tradizione già solida ma bisognosa di essere rivitalizzata e ripensata, la lettura di questo libro offre però suggestioni e spunti di riflessione anche al giurista tout-court. Ripercorrere quell’età di grandi mutamenti spinge infatti a interrogarsi utilmente sulla intrinseca validità – misurata nel lungo periodo – di questa o quella soluzione pensata per i problemi che ci corrono incontro.