Abstract
Periodico semestrale del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere. La memoria come fatto individuale è necessariamente un’incessante operazione di cancellazione e conservazione. In maniera analoga, le comunità mnemoniche (famiglie, gruppi etnici o sociali, nazioni, etc.) non si fondano soltanto su pratiche di memoria collettiva – che, attraverso commemorazioni cicliche, ricordano un passato considerato comune – ma, in base a precise norme della rimembranza, si riconoscono anche attraverso strategiche forme di oblio condiviso, indispensabili per mantenere la coesione del gruppo. La cancellazione – involontaria o deliberata – del ricordo o della memoria – individuale o collettiva – appare uno strumento fondamentale per cogliere le modalità attraverso le quali gli attori sociali modellano e rappresentano le identità, anche e soprattutto in relazione ai rapporti di potere nei quali sono irrimediabilmente immersi.