Cibo e diritto. Una prospettiva comparata. Volume 1

CIBO E DIRITTO UNA PROSPETTIVA COMPARATA
A cura di:  Lucia Scaffardi, Vincenzo Zeno-Zencovich
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: giugno 2020
Pagine: 437
ISBN: 979-12-80060-25-9
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Abstract

Il volume raccoglie oltre trenta saggi, rielaborati, presentati al XXV Colloquio dell’Associazione Italiana di Diritto Comparato, tenutosi a Parma nel maggio 2019 e dedicato a “Cibo e diritto”. I contributi spaziano dalla cultura alimentare, alla filiera agro-alimentare, alla regolazione dei mercati e alla concorrenza, ai profili di proprietà intellettuale, al commercio internazionale, alla tutela dei consumatori e alle tematiche relative all’educazione alimentare e alle sfide della sostenibilità, e si conclude con una parte dedicata ai diritti degli animali.

CONTRIBUTI DI: Ferdinando Albisinni, Gabriella Autorino, Lorenzo Bairati, Marco Barbone, Silvia Bolognini, Albina Candian, Irene Canfora, Cristina Costantini, Lucia Di Costanzo, Roberto D’Orazio, Fiore Fontanarosa,  Cesare Galli, Iñigo del Guayo Castiella, Antonio Iannarelli, Sabrina Lanni, Pamela Lattanzi, Anna Maria Mancaleoni, Mauro Mazza, Alessandro Palmieri, Alessandra Pera, Federico Pernazza, Luca E. Perriello, Pier Luigi Petrillo, Pier Paolo Picarelli, Cinzia Piciocchi, Valeria Piergigli, Francesca Rescigno, Giuseppe Rossi,  Luigi Russo, Lucia Scaffardi, Giovanni Sciancalepore, Salvatore Sica, Andrea Stazi, Elettra Stradella, Bruno Tassone, Marcilio Toscano Franca Filho, Francesco Paolo Traisci, Laura Vagni, Anny Viana Falcão.

Contributi

Gastropolis. Semantiche geospaziali e costruzioni giuridiche

Cristina Costantini 

A partire da una riqualificazione metodologica ed epistemologica del diritto comparato come ripensamento critico di archeologie, il saggio esplora il senso più profondo dell’atto di introiezione di cui l’assunzione di cibo è metonimia. Entro questa cornice, il cibo è indagato quale dispositivo politico-giuridico di inclusione ed esclusione, appartenenza ed estraneità in grado di definire e qualificare differenti spazialità.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/1

La libertà di coscienza e il principio di eguaglianza alla prova delle «dottrine alimentari»

Roberto D’Orazio 

Il diritto al rispetto delle scelte alimentari è radicato nella libertà di coscienza e si correla all’eguaglianza nelle società multiculturali e al principio di sostenibilità. Nei diversi sistemi giuridici, l’esercizio di questo diritto comporta la valutazione dell’effettiva inerenza delle scelte alimentari alla sfera delle convinzioni della persona e il bilanciamento con le esigenze collettive.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/2

Not just a Bug: Brief Remarks of Legal Anthropology for New Food Choices

Sabrina Lanni 

Il saggio esplora alcuni dei principali legami tra antropologia giuridica e nuove scelte alimentari. L’Autrice sottolinea il ruolo del cibo non solo come strumento per le soddisfazioni antropiche del singolo essere umano, ma anche come mezzo per conoscere e promuovere la cultura dell’altro, nonché come preziosa occasione per preservare l’ambiente e la specie umana. Attraverso questo approccio, il tema degli insetti commestibili viene esplorato in chiave dinamica come punto di incontro tra le diverse tassonomie della food law.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/3

Diritti culturali e cibo. La tutela giuridica del patrimonio culturale immateriale e il ruolo dell’UNESCO

Pier Luigi Petrillo 

Lo studio, partendo dall’analisi della dimensione culturale del patrimonio agro-alimentare italiano, indaga con metodo comparato le soluzioni normative che i Paesi, selezionati secondo “approccio funzionale” hanno adottato prima e dopo l’approvazione della Convenzione Unesco sul patrimonio culturale immateriale.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/4

Le scelte alimentari come manifestazioni d’identità, nel rapporto con gli ordinamenti giuridici: una riflessione in prospettiva comparata

Cinzia Piciocchi 

L’articolo fornisce una panoramica del rapporto tra le scelte alimentari degli individui ed i diritti legati all’identità. Esso analizza su quali fondamenti costituzionali i diritti legati alla scelta del cibo abbiano ottenuto riconoscimento giuridico in sede giurisprudenziale ed offre alcuni esempi dei possibili esempi di regolamentazione di questa tematica.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/5

Ebraismo e cibo: un binomio antico e nuove tendenze alla prova del multiculturalismo

Elettra Stradella 

Nell’ebraismo, la religione e il cibo sono sempre stati i termini di un forte “binomio” spirituale e culturale, che influisce sia sulla dimensione individuale sia su quella comunitaria. Il documento mira ad approfondire questo binomio in prospettiva comparatistica e, a partire da una riflessione sul rapporto tra religione e costituzionalismo, prende in considerazione: il ruolo delle Corti costituzionali nel “contenimento” del diritto religioso, le nuove tendenze conflittuali, nella relazione tra cibo e multiculturalismo, riguardanti in particolare la macellazione kosher in Europa, e il rapporto tra regole alimentari ebraiche, libertà religiose, Establishment Clause e Free Exercise Clause nel sistema costituzionale degli Stati Uniti.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/6

Brazil and the Agriarian Cultural Heritage. A Preliminary Reading of the Charter of Baeza in the Tropics

Anny Viana Falcão  Marcilio Toscano Franca Filho 

È sufficiente un'analisi della storia brasiliana per comprendere come l’occupazione dei territori interni del Paese sia principalmente il risultato di ondate migratorie motivate da ragioni connesse alle possibilità di sviluppare sistemi di silvicoltura, agricoltura e allevamento di bestiame. Questo elaborato dunque si pone come obiettivo quello di indagare tale fenomeno, chiedendosi se l’analisi storica possa portare a parlare di un “patrimonio culturale agrario” nazionale, specificandone poi la classificazione e le sue forme di protezione nell’ordinamento giuridico brasiliano.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/7

Catene e mercati agro-alimentari. Considerazioni introduttive

Gabriella Autorino 

Lo scritto offre una veduta d’insieme delle tematiche oggetto della sessione, con spunti significativi sulle regole che danno origine al diritto alimentare e sulle questioni giuridiche tutt’ora aperte, in cui le ragioni delle imprese, dirette a massimizzare produzione e profitti, devono adeguarsi alle aspettative imposte dal sistema dei valori correnti e dalle pressioni istituzionali.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/8

Rischi della filiera agroalimentare e diritto comparato delle assicurazioni

Albina Candian 

Il saggio analizza i rischi del settore agroalimentare, con particolare riguardo ai rischi climatici, schemi assicurativi e schemi di intervento pubblico a sussidio della produzione agricola in Italia, Stati Uniti e Europa. L'autrice conclude con un focus sul ruolo dei Cofidi a fronte delle sfide che il climate change impone.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/9

Diritto agro-alimentare e metodo comparativo: oggetto, strumenti e prospettive

Ferdinando Albisinni 

Negli ultimi 30 anni il diritto agro-alimentare ha conosciuto rilevanti innovazioni, sia istituzionali che nel merito della regolazione. Anche la dimensione europea non appare più sufficiente a comprendere la complessità del mondo reale (la natura delle cose), e deve tener conto di una dimensione globale, che esprime una tendenza consapevole a condividere, modelli e possibili risposte attraverso il ricorso al metodo comparativo.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/10

Raggiungere un equilibrio nella filiera agroalimentare. Strumenti di governo del mercato e regole contrattuali

Irene Canfora 

Tra gli strumenti privatistici introdotti per la regolazione del mercato agricolo europeo, l’A. si sofferma sull’efficacia della disciplina europea – trasposta nei modelli giuridici nazionali – del contratto di cessione dei prodotti agricoli, sottolineando l’esigenza di meccanismi diretti al riequilibrio economico della filiera, con particolare riguardo alla formazione dei prezzi.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/11

Il mercato agro-alimentare europeo

Antonio Iannarelli 

La relazione analizza l’attuale problematica giuridica relativa ai mercati agricoli. A causa dell’ indispensabile rilievo che la produzione agricola presenta ai fini della food security, sottolinea  l’importanza del c.d. “eccezionalismo agricolo” alla base del diritto agrario.  Esso, da un lato giustifica le speciali tutele da riconoscere agli agricoltori nelle relazioni di filiera, dall’altro va difeso al fine di evitare che il diritto alimentare e, con questo, la food safety, possano essere utilizzate per sacrificare gli interessi degli agricoltori e dei consumatori,  a vantaggio degli interessi delle imprese industriali che  trasformano e  distribuiscono gli alimenti.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/12

Gli integratori botanici: un caso emblematico di ‘prodotto di frontiera’

Pamela Lattanzi 

Muovendo dal caso degli integratori alimentari botanici, il saggio intende approfondire i problemi legati alla qualificazione giuridica dei ‘prodotti di frontiera’, soffermandosi in particolare sul contributo fornito dal Regolamento (UE) n. 2017/745 al superamento delle difficoltà e delle divergenze riscontrabili nell’applicazione dell’appropriato regime giuridico a determinati prodotti (medicinali, dispositivi medici, cosmetici, biocidi e alimenti).

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/13

Le pratiche commerciali nella filiera agroalimentare e la tutela civilistica della parte debole: riflessioni alla luce dell’esperienza francese

Anna Maria Mancaleoni 

Il contributo trae spunto dall’esperienza francese, e in particolare dalla Loi Egalim del 30 ottobre 2018 e dalla giurisprudenza in materia di pratiques restrictives, per svolgere alcune riflessioni sui limiti di effettività della tutela civilistica della parte debole nella filiera agroalimentare, con più specifico riferimento all’ordinamento italiano (art. 62 d.l. 1/2012) e alla luce della direttiva UE 633/2019 sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/14

«You can get anything you want at Alice’s restaurant»: l’home restaurant tra libertà di iniziativa economica, tutela del consumatore e della concorrenza

Alessandra Pera 

Il saggio intende definire l’attività di home restaurant ed analizzare la natura e la forma giuridica da attribuire a questa attività, mettendone in luce le caratteristiche essenziali, nonché la necessità di garantire standard di igiene alimentare, tutela del consumatore-utente e dei concorrenti ristoratori professionali; ed ancora i meccanismi attraverso i quali vengono in contatto domanda ed offerta, quali piattaforme, social network o apps. Il metodo e l’analisi comparativa contribuiscono ad alcune riflessioni sulle sfide lanciate da un modello economico nuovo, legato ai dispositivi della sharing economy.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/15

Le pratiche commerciali sleali nei contratti della filiera agroalimentare e la direttiva UE n. 2019/633

Luigi Russo 

La relazione focalizza l’indagine sulla direttiva UE 2019/633 del 17 aprile 2019, in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera alimentare, approvata a brevissima distanza dalla presentazione della relativa proposta ad opera della Commissione, a riprova dell’importanza che le tematiche ivi affrontate hanno per il settore.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/16

Qualità dei prodotti, frode di etichette, unfair competition

Giovanni Sciancalepore 

La tutela della qualità e la valorizzazione dei prodotti tipici costituiscono l’obiettivo primario per tutti i Paesi che vantano una lunga e prestigiosa cultura alimentare. Al fine di orientare scelte consapevoli nell’acquisto, la concorrenza qualitativa si traduce, per i consumatori, nella necessità di ricevere informazioni non ingannevoli. Ed infatti, è già da tempo che la legislazione europea ha imposto ai professionisti del settore di adeguarsi a precisi standard informativi attraverso la disciplina sull’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti alimentari.

DOI: 10.13134/979-12-80060-25-9/17

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