Net-Activism. How digital technologies have been changing individual and collective actions

Net-Activism. How digital technologies have been changing individual and collective actions
A cura di:  Francesco Antonelli
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: aprile 2017
Pagine: 142
ISBN: 978-88-94885-15-6
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Abstract

Recently, the digital architectures of interaction have also become, more than a new information architecture, a new ecology of dialogue and participation. In addition to the new forms of debate and interaction which are expressed far beyond the dynamics of modern public opinion, the digital networks have opened spaces of experimentation for new decision-making collaborative practices. In several areas, the creation of platforms and architectures of debate and deliberations is putting new questions about the technological possibility of overcoming the representative democracy. Finally, this new digital ecology has been changing social actions in everyday life. The book analyzes these phenomena both through a theoretical reflection (first part) and by some case studies (second part), as the result of the activities promoted by the Net-Activism International Research Network based on Atopos Lab in Universidade de São Paulo. At the Network join: Università degli Studi “Roma Tre”, Universidade Lusófona do Porto, Université de Lille 2, Fondation Maison des Sciences de l’Homme, Paris.

Contributi

Introduzione

Francesco Antonelli

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/1

Net-Activism and Ecological Dimensions of Action on Digital Networks: 20 Theses in Search of a Language

Massimo Di Felice

Questo capitolo, a cura di Massimo Di Felice, è focalizzato sulla teoria sociale dell’azione. Di Felice sostine che la diffusione delle tecnologie digitali ha cambiato le relazioni tra attore, azione e ambiente sociale. Sulla base di questo assunto Di Felice discute 20 idee utili a ripensare la teoria sociale nel XXI secolo.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/2

Net-Activism and Redefining Democracy

Antonio Tursi

Il capitolo di Antonio Tursi analizza la relazione tra net-attivismo e democrazia. L’attivismo contemporaneo si caratterizza per l’uso diffuso delle tecnologie digitali. Esso riflette così le loro caratteristiche come l’emozionalità e l’istantaneità. La ridefinzione dell’attivismo richiede una nuova mappa interpretativa che si sviluppa lungo due assi: globalelocale, politicamedia. Il net-attivismo ha un impatto notevole sulla definizione e sulle pratiche della democrazia, segnando un definitivo allargamento dei repertori d’azione disponibili per gli individui e I gruppi ma anche ponendo il rischio di un allontanamento della partecipazione dai luoghi decisionali. 

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/4

New Sociology of Intellectuals and Net-Activism

Francesco Antonelli

L’obiettivo principale di questo capitolo, a cura di Francesco Antonelli, è ricostruire le trasformazioni degli intellettuali nel passaggio dalla società industriale a quella post-industriale, attraverso una breve revisione critica delle principali tematiche sviluppate dal dibattito sociologico su questo soggetto. La principale tesi sostenuta è che gli intellettuali non sono più una élite socio-culturale definita dalla relazione con i movimenti sociali, ma uno sciame spesso indifferenziato di lavoratori cognitivi che, principalmente mediante l’uso delle tecnologie digitali, partecipano alle dinamiche del potere e del contro-potere globale.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/3

Imagined Networks. Media and the Organisation Metaphors of Collective Actions

Marco Binotto
Federica Ferraris

Questo capitolo, a cura di Marco Binotto e Federica Ferrari, si propone di analizzare il legame tra l’immagine dei network fondata sull’orizzontalità e la frammentazione delle forme di mobilitazione, e i risvolti ideologici di una società costruita attorno a questa metafora. Il contributo ha anche l’obiettivo di definire la connessione tra comunicazione digitale utilizzata come forma organizzativa nei movimenti sociali contemporanei, e la configurazione delle azioni collettive.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/5

Contemporary Net-Activism: beyond Gender Dichotomies?

Sveva Magaraggia
Elisabetta Ruspini

Questo capitolo, l’ultimo della prima parte, a cura di Elisabetta Ruspini e Sveva Magaraggia, si focalizza sulla relazione tra tecnologie digitali e genere. Le autrici sostengono che l’ascesa del web 2.0 sta cambiando la stessa prospettiva di genere, classicamente basata sulla dicotomia maschilefemminile, aprendo la strada a nuove e più sfumate pratiche ed identità diffuse di genere.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/6

Mapping the Communicative Infrastructure of a Youth Environmental Organisation in China

Serena Fossati

Il capitolo di Serena Fossati esplora l’infrastruttura comunicativa di un organizzazione giovanile in Cina attivamente impegnata nella difesa dell’ambiente, e analizza come le tecnologie digitali sono utilizzate all’interno di questo movimento. L’indagine si basa su interviste in profondità ai dirigenti dell’organizzazione e sull’analisi di 1810 posts messi in rete dall’associazione.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/7

The Dark Side of Web-Activism: the Case of CasaPound Italia

Emanuele Toscano

L’uso di Internet nell’azione collettiva è uno dei più salienti fattori di mobilitazione contemporanei. Le nuove opportunità fornite da questo scenario sono colte anche dalle organizzazione politiche di estrema destra. Il capitolo, a cura di Emanuele Toscano, analizza il caso di, CasaPound una delle principali organizzazione di estrema destra italiane.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/8

The Italian Far-Right in the Digital Age: Media, Consumption and Imagery

Federico Ettore Maria Tarquini

Questo capitol, a cura di Federico Tarquini, presenta un’analisi della relazione tra media e azioni politico-sociali, esaminando il caso dei movimenti sociali della “destra non conforme” in Italia. In particolare, viene esplorata la relazione tra immaginari, azioni collettivie e tecnologie digitali.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/9

Net-Activism on Twitter. McDonald’s and Coca Cola @Expo2015

Stefania Fragapane
Ariela Mortara

Negli ultimi anni il consumerismo politico ha fatto emergere gli aspetti etici delle pratiche di consumo. Il capitolo di Ariella Mortara e Stefania Fragapane presenta I risultati di un’analisi qualitativa condotta sui posts presenti in Twitter, relativamente a McDonald e alla Coca-Cola in quanto sponsor ufficiali dell’Expo 2015 di Milano. 

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/10

(Don’t) Reclaim the Media. ‘Attitudine No Expo’ Network, Urban Conflict and Media Practices

Luca Massidda
Stefania Parisi

Il capitolo di Stefania Parisi e Luca Massidda parte da un’ipotesi forte: mentre negli anni Novanta del XX secolo la sfera digitale era vista come uno spazio sotratto alla logica del Capitale, oggi le piattaforme digitali, nonostante siano ampiamente utilizzate dai movimenti sociali, sono controllate interamente dalle grandi corporation: la costruzione delle soggettività antagoniste non passa più per la reinvenzione di un ambiente mediatico alternativo.  Questa ipotesi è messa alla prova attraverso l’analisi del network ‘NoExpo’.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/11

Connected Proximity. ‘Social Streets’ Between Social Life and New Forms of Activism

Fabio Introini
Cristina Pasqualini

Questo capitolo, di Fabio Introini e Cristina Pasqualini, si focalizza sui Social Streets, diffuso dal 2013 in poi nelle principali città italiane. Questo processo si basa sul tentativo di riconfigurare anche attraverso l’uso delle tecnologie digitali la complessa relazione tra azione collettiva, partecipazione e transizioni metropolitane, provando a riconfigurare la socialità urbana.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/12

Hybrid Community. An Empirical Case Study of Participatory Citizenship

Tatiana Mazali

Il capitolo, di Tatiana Mazali, presenta I risultati di un’osservazione etnografica condotta sul progetto di cittadinanza attiva IRENCollabora. IREN è una multi-utility italiana (elettricità, gas, energia, acqua e rifiuti) che opera in differenti territori e che ha recentemente attivato programmi di coinvolgimento delle comunità locali per migliorare la qualità dei suoi servizi. Ne risulta una ibridazione tra diverse identità e pratiche decisionali fuori e dentro la rete.

DOI: 10.13134/978-88-94885-15-6/13

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A cura di: Oliviero Frattolillo
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