Abstract
Continuazione e approfondimento degli studi internazionali dedicati a Proust negli ultimi anni, questo volume vuole rendere conto delle relazioni che il romanzo francese À la recherche du temps perdu (1913-1927) ha intrattenuto e continua a tessere con la letteratura italiana. Una rilettura inedita del primo Proust si rivela un punto di partenza necessario per studiare il fenomeno del proustismo degli anni Venti e Trenta e misurare l’eredità lasciata da quella ricezione a tutto il Novecento italiano.
Di taglio comparatistico e filosofico, i contributi presentati in questo volume rendono conto dei punti di vista diversi di scrittori, scrittrici, poeti e registi italiani di fronte alla grande opera di Proust, così come di alcune riflessioni critiche originali che vengono a rinsaldare la consapevolezza di un debito attuale, non solo della letteratura ma anche della critica italiana, verso l’estetica proustiana.