Abstract
A cento anni dalla inaugurazione della Esposizione di Colonia, promossa dai maggiori protagonisti delWerkbund tedesco (affermatosi – com’è noto – a partire da una famosa ‘assemblea costitutiva’ tenutasi a Monaco il 5 e il 6 ottobre del 1907) rimangono ancora attuali alcune delle questioni artistico-architettoniche che, nel dialogo con l’industria tedesca del periodo, sono state sensibilmente sollevate in quella singolare mostra. Programmata per durare dal maggio all’ottobre del 1914 (come accadeva ciclicamente – e come continuerà ad accadere – nello stesso arco di mesi ‘maggio-ottobre’ per le varie ed eterogenee Esposizioni Universali) la sua durata venne accidentalmente compromessa dallo scoppio della prima guerra mondiale (agosto 1914): a solo un mese dalla sua effettiva inaugurazione, avvenuta nel giugno 1914 a causa di ritardi organizzativi. Nonostante la brevità cronologica della durata della mostra, l’Esposizione di Colonia ha posto l’accento su questioni, già del resto dibattute tra i suoi stessi protagonisti-organizzatori, che rimangono vive riguardo ai costanti e mai sopiti interrogativi circa il ruolo dell’arte nei confronti della ‘produzione industriale’ e delle ‘rivoluzioni tecnologiche’. Senza ovviamente trascurare le ricadute di tali incontri-scontri dialettici in merito alle complesse dinamiche del fare-architettura