Abstract
Una “controscuola” del Sessantotto romano. Il volume ricostruisce l’esperienza pedagogica della «Scuola 725» (1968-1973), attivata a Roma nella baraccopoli dell’Acquedotto Felice da don Roberto Sardelli (1935-2019), esponente di rilievo del dissenso cattolico italiano degli anni Sessanta e Settanta del XX secolo. Sulla base degli studi esistenti e dell’analisi di fonti archivistiche e giornalistiche, alcune delle quali già pubblicate, altre ancora inedite, il volume ci restituisce un affresco delle vicende della «Scuola 725»: il ruolo che essa ha avuto nella formazione della coscienza critica e democratica dei giovani baraccati; le principali caratteristiche e finalità delle sue iniziative culturali e didattiche; la sua partecipazione alle lotte per il diritto alla casa e, più in generale, per l’universalizzazione e l’applicazione concreta dei diritti sociali e per il rispetto della dignità umana. Il volume riproduce anche documenti e testimonianze che consentono sia di approfondire il pensiero di Roberto Sardelli sia di presentare in maniera più efficace il contenuto etico e le attività della «Scuola 725».