Abstract
Le Primavere arabe hanno dovunque provocato l’indebolmento degli Stati, incapaci di ricevere sulla base della cittadinanza le rivendicazioni provenienti sia dai giovani attivisti rivoluzionari, sia di certi movimenti che si richiamavano all’islam salafita. Il presente volume intende comparare i processi di delegittimazione dell’autorità dello Stato in cinque paesi arabi (Irak, Siria, Libano, Libia, Yemen), collegandoli ad una temporalità più lunga, quella della creazione dello Stato, all’inizio del XX secolo, sul modello dello Stato-nazione moderno europeo e anche al periodo anteriore, nei processi di autonomizzazione regionali, confessionali e/o tribali in corso durante l’ultimo secolo dell’Impero Ottomano. Questo radicamento puo’ ugualmente spiegare il carattere spesso autoritario dei regimi che si sono succeduti negli Stati usciti dalla tutela coloniale eche non sono riusciti a suscitare una cittadinanza condivisa.
Il libro mette insieme specialisti del mondo arabo contemporaneo (storici, politologi o sociologi) che si interrogano su una serie di questioni cruciali per comprendere le crisi del dopo-Primavere arabe: «la crisi dello Stato» messa a confronto con una «domanda di Stato», l’esistenza della « nazione » come fondamento di legittimazione dello Stato, l’evoluzione delle società civili nel contesto di segmentarizzazione delle società (contesto tribale e/o confessionale), l’origine coloniale degli Stati, come altrettanti elementi esplicativi delle crisi attuali.