Ricerca migrante. Racconti di donne dal Mediterraneo

Ricerca migrante. Racconti di donne dal Mediterraneo
A cura di:  Carmelina Chiara Canta
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: ottobre 2017
Pagine: 215
ISBN: 978-88-94885-37-8
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Abstract

I Racconti di donne dal Mediterraneo, sono quelli delle migranti che abbiamo ascoltato nel corso della ricerca in Sicilia, al centro di questo mare. Con il cambiamento delle migrazioni, il flusso crescente di persone in fuga da guerre e regimi non democratici e alla ricerca di una speranza di vita migliore, sono cambiate anche le donne: ragazze e madri sempre più numerose, in cammino attraverso peripezie di ogni genere, soccombenti ad abusi e violenze lungo il viaggio, e talora anche nel paese accogliente. Come vivono l’appartenenza e il dialogo interculturale? È cambiata la loro identità? Quali sono le dinamiche per l’integrazione e l’inclusione? Abbiamo cercato delle risposte a questi interrogativi sia attraverso il testo scritto sia con un cortometraggio di Sociologia visuale (https://youtu.be/ymH6PhHC6R0) sia con un reportage fotografico. La ricerca, diretta da Carmelina Chiara Canta, è stata realizzata dai membri del laboratorio Plu.C. di Roma Tre, che hanno analizzato i diversi aspetti sociologici. Gli autori dei saggi, esperti istituzionali e studiosi di diverse discipline discutono i risultati della ricerca: P. Basilicata, L. Chiappetta Cajola, A. di Girolamo, M. E.A.Matscher, F. Antonelli, E. Cocco, L. Attanasio, J. Guardi, V. Cardinali, G. Arena, C. Carbone, A. Casavecchia, A. Tajima, F.M. Monizzi, D. Schena e V. Munoz.

Contributi

Introduzione

Carmelina Chiara Canta

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/1

Il Mediterraneo: un mare di senso

Carmelina Chiara Canta

Questo saggio introduttivo evidenzia il ruolo del Mediterraneo come orizzonte di senso per le migliaia di donne migranti che l’hanno attraversato e non sempre sono giunte sane e salve sulle sponde Nord di questo mare. In particolare, si analizza la ricerca sul campo e le narrazioni delle donne immigrate in un’area della Sicilia occidentale. Il filo rosso è costituito dagli interventi di autori, alcuni dei quali hanno partecipato alla survey ed altri esperti e studiosi di questi temi. Questi ultimi si soffermano sugli aspetti teorici e più generali connessi al rapporto tra l’immigrazione femminile, l’integrazione nel territorio italiano e le culture del mare.   

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/2

Il Mediterraneo come spazio del dialogo

Pasquale Basilicata

Il Mediterraneo è uno spazio di riflessione e non solo, è una vera e propria dimensione umana da considerare per sviluppare il dialogo tra civiltà. Il Mediterraneo è un centro di connessioni tra gli uomini e le donne che lo abitano in modo diverso e sinergico.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/3

Le donne migranti del Mediterraneo e la prospettiva inclusiva

Lucia Chiappetta Cajola

Il presente lavoro intende contribuire alla riflessione sul tema della migrazione femminile quale sorta di ‘rivoluzione pacifica e gentile’ del nostro modo di pensare il mondo e, soprattutto, del nostro modo agire per contribuire alla promozione del progresso di tutti, dell’autodeterminazione, della pace e della liberazione spirituale. Le caratteristiche dei flussi migratori sono, infatti, analizzate nell’ottica di genere e nella prospettiva dell’inclusione, con particolare riferimento alla definizione dell’identità delle donne migranti e alla costituzione di ‘reti’ realizzate su basi di parentela, amicizia o mutuo aiuto, al fine di favorirsi reciprocamente in relazione ai problemi lavorativi e sociali. La riflessione tiene conto del ruolo assunto dall’area del Mediterraneo quale sfondo privilegiato per comprendere le caratteristiche e i cambiamenti dei flussi migratori femminili, e per individuare chiavi interpretative adeguate e tendenze di sviluppo di un fenomeno sempre più ampio e diffuso

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/4

Dalle élites alla società. Genere e dialogo interreligioso diffuso

Francesco Antonelli

L’intervento propone una riflessione sul dialogo religioso nella società post-secolare e sull’integrazione delle questioni di genere in questo quadro interpretativo. A partire dalla fine degli anni Novanta l’integrazione della donna all’interno del discorso e della pratica religiosa è diventata una questione centrale soprattutto in Nord Africa o nel Medio Oriente, dove l’istituto della religione influenza in modo determinante la struttura della società e la differenziazione dei ruoli di genere.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/5

Verso il piano nazionale d’integrazione

Martha Elisabeth Anna Matscher

Per una piena ed efficiente integrazione ed inclusione sociale dei rifugiati, la Commisione Euopea è intervenuta, utilizzando come strategia d’intervento l’Action Plan on the Integration of Third Country Nationals. Il Piano d’Azione prevede misure di sostegno strutturale e finanziario comuni per aiutare gli Stati Membri a sviluppare e rafforzare le politiche d’integrazione e allo stesso tempo delinea obiettivi e finalità orientate ad un’accoglienza che promuove l’incontro.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/6

Confini Mobili. Identità e culture nel Mediterraneo nell’ottica di una sociologia ‘con’ il mare

Emilio Cocco

La riflessione sociologica ha posto finora scarsa attenzione al tema del rapporto tra persone e spazio marittimo, dando spesso per scontate rappresentazioni “naturalmente” terrestri della società o immagini derivate dai classici del pensiero sociologico che hanno spesso lasciato inevasa la domanda sul dove si trovi la società e quali siano i suoi confini. Questa breve riflessione, parlando nello specifico del contesto mediterraneo, vuole anche essere un piccolo contributo al dibattito scientifico del nostro paese introducendo i risultati del rinnovato interesse inter-disciplinare per il mare e gli oceani delle scienze sociali. In parole semplici, una prospettiva criticamente e genuinamente marittima aspira a osservare le persone e le loro relazioni ‘nel, con e attraverso’ il mare, e a non estrometterlo come puro ambiente non sociale. Tanto il mar Mediterraneo dell’antichità che l’oceano della società globale hanno un tratto comune: presentano uno status ambivalente che è il risultato della costruzione sociale di uno spazio non possedibile di per sé, ma in cui e attraverso cui il potere statuale può essere legittimamente esercitato al fine di tutelare i propri interessi.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/7

Donne e migrazioni forzate. Tra dramma e incanto

Luca Attanasio

Questo intervento introduce una riflessione drammatica sull’esperienza del viaggio dei migranti, tra pericoli, torture e aberrazioni. Un’esperienza ancora più drammatica se chi viaggia è donna e quindi costretta a delle brutali violenze, superate grazie alla resistenza, alla resilienza e alla speranza di libertà.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/8

Identità delle donne nel Mediterraneo

Jolanda Guardi

Questo intervento esplora le narrazioni e le costruzioni delle identità delle donne nel Mediterraneo, da un punto di vista che permette di ripensare il concetto di identità delle donne arabe tenendo conto di quanto esse stesse affermano, evitando così di riproporre interpretazioni romantiche, esotiche e poco rappresentative del mondo e delle storie delle donne.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/9

Donne del Mediterraneo. L’integrazione possibile

Valentina Cardinali

Come è cambiato lo scenario dell’immigrazione, a seguito della ricerca Donne del Mediterraneo. L’integrazione possibile, (ed Marsilio 2009) promossa dalla Fondazione Farefuturo? Nell’ottica di riflettere sulle condizioni e sulle caratteristiche della possibile integrazione tra culture in Italia, questo intervento propone la descrizione di un contesto in mutamento in cui la presenza delle donne fa la differenza e ci consente di riflettere su questioni fondamentali per un’integrazione possibile.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/10

Fuori Rotta

Giusy Arena

Il paper presenta una riflessione sui punti fondamentali del al progetto Voci di donne dal Mediterraneo, partendo dalla didattica innovativa che si fonda sull’approccio del learning by doing, prospettiva introdotta da Dewey, per giungere ai Nuovi Approdi, alle derive inaspettate di una ricerca mutevole ed aperta al cambiamento. Nonostante il carattere dinamico, il progetto non hai mai abbandonato i suoi obiettivi e finalità, esplorando il denso ed intricato rapporto delle protagoniste del cortometraggio con il mare e la migrazione, realtà restotuite dalle immagini e dalle voci delle donne del Mediterraneo.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/11

Lo slittamento di prospettiva nella ricerca empirica in Sicilia: voci e appartenenze nel Mar Mediterraneo

Chiara Carbone

In questo contributo si descrive l’esperienza della ricerca empirica Voci di Donne dal Mediterraneo, realizzata nell’ambito delle ricerche condotte dal laboratorio Plu.C, coordinato dalla professoressa Carmelina Chiara Canta dell’Università di Roma Tre. Quando un team di ricercatori si trova sul terreno ed esperisce le difficoltà derivanti dall’incontro con l’altro, la strada migliore da seguire è lasciare che le inaspettate realtà emerse traccino delle nuove traiettorie di ricerca. Lo slittamento dell’ipotesi di ricerca, per quanto all’inizio può disorientare, rappresenta un’occasione per approfondire l’indagine sociologica e ridisegnare un quadro più esaustivo dell’ambito che andiamo ad indagare.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/12

Due facce della scoperta in un’esperienza di ricerca

Andrea Casavecchia

Il contributo è una proposta originale che parte da una riflessione sull’importanza del lavoro sul campo, per poi esplorare il legame tra donne migranti e mar Mediterraneo. Utilizzando ‘il gusto’, come una pratica prodotta da un processo di socializzazione e come il risultato raggiunto da un adattamento pragmatico alla realtà (Bourdieu, 2001), si propone una riflessione sul grado d’integrazione delle donne e la percezione del mare.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/13

L’identità oscillante

Asami Tajiima

Il presente intervento propone una riflessione profonda sull’identità, problematizzata da una prospettiva di confronto e comparazione; da una posizione da insider come ‘straniera in Italia’, l’intervistatrice pone al centro dell’argomentazione gli aspetti intricati e le complessità di una soggettività femminile a cavallo tra più appartenenze e mondi culturali. Confrontando le interviste svolte sul campo in Sicilia, a Salwa, Semia, Khadija con storie e vicende diverse le une dalle altre, l’identità problematica rappresenta un percorso oltre il Mare Dopo.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/14

Un ritratto

Francesca Melania Monizzi

Partendo dalla visione del cortometraggio Racconti migranti. Voci di donne dal Mediterraneo, il testo propone il ritratto di una co-protagonista del documentario sociologico girato in Sicilia. Una narrazione che coglie aspetti importanti delle molteplici identità riconosciute nella protagonista.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/15

Una proposta di didattica innovativa

Desiru00e8e Schena

La ricerca Voci di donne dal Mediterraneo è  stata fondamentale sia dal punto di vista metodologico e sociologico, sia dal punto di vista umano. Qui di seguito sono riportati i fatti accaduti nei rispettivi giorni.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/16

Learning by doing: un’esperienza concreta

Valentina Munoz

Questo contributo illustra un’esperienza di didattica innovativa che ha visto due studentesse del corso di Sociologia dei processi culturali e della religione partecipare alla ricerca Voci di donne dal Mediterraneo e alla realizzazione del relativo documentario sociologico.

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/17

Appendice

Carmelina Chiara Canta

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/18

Reportage fotografico

Carmelina Chiara Canta

DOI: 10.13134/978-88-94885-37-8/19

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