Abstract
Originariamente pubblicato nel 1968, è il primo libro in Italia, e fra i primi in Europa, che affronta il tema del rapporto fra la cibernetica e il diritto. A partire da questo libro, verrà data vita a una nuova frontiera degli studi nelle scienze giuridiche e a una nuova disciplina accademica: l’informatica giuridica. Fra i temi trattati nel libro, ancora di vivissima attualità, sono la formazione e gli sviluppi della rivoluzione tecnologica e il significato che ha assunto nella cultura giuridica americana e in quella sovietica; le prospettive aperte dall’avvento dell’automazione nella scienza dell’amministrazione; gli atteggiamenti dei cattolici e dei marxisti verso la nuova ideologia cibernetica; in che senso si possa parlare di una coscienza delle macchine. Viene altresì presentato e discusso anche il problema del diritto artificiale, quale prolegomeno a quello che sarà, a distanza di oltre mezzo secolo, l’intelligenza artificiale applicata al diritto.
Originally published in 1968, it is the first book in Italy, and among the first in Europe, to address the theme of the relationship between cybernetics and law. Starting with this book, a new frontier of studies in the legal sciences and a new academic discipline was created: legal informatics. Among the topics dealt with in the book, which are still highly topical, are the formation and developments of the technological revolution and the significance it has taken on in American and Soviet legal culture; the prospects opened up by the advent of automation in the science of administration; the attitudes of Catholics and Marxists towards the new cybernetic ideology; and in what sense one can speak of a machine consciousness. The problem of artificial law is also presented and discussed, as a prolegomena to what will be, more than half a century later, artificial intelligence applied to law.