Abstract
Le città sono cambiate, è cambiato il modo di intendere la città e di viverla. E questo spesso al di fuori della pianificazione e delle politiche urbane.
Esiste ancora un legame tra le persone e i propri – e altrui – luoghi?
Nell’era della virtualizzazione e della globalizzazione della realtà, luoghi e relazioni si stanno evidentemente trasformando.
Al punto che si possono nutrire dei forti dubbi sull’esistenza ancora di uno “spazio pubblico di relazione”, quell’armatura fisica e relazionale che è alla base delle nostre città e che nelle espansioni urbane recenti – in tutto il mondo – ha perso quasi totalmente senso.
Quali sono pertanto le “cautele” da adottare nei diversi “paesaggi” che compongono le nostre città e territori?
Dalla storia alle nuove tecnologie attraverso le persone: gli “studi urbani” possono avere un ruolo per interpretare e governare questi cambiamenti?
Di tutto ciò si è discusso nel 9° Congresso Città e Territorio Virtuale “Città Memoria Gente”.
A questa edizione, che si è svolta a Roma dal 2 al 4 ottobre 2013, hanno partecipato oltre 130 tra relatori e espositori provenienti da numerosi Paesi d’Europa, America, Asia e Africa, i quali hanno animato le dodici sessioni tematiche seguendo i tre temi chiave del congresso, Città, Memoria, Gente.
La ricchezza e la varietà dei contributi presentati costituiscono l’essenza di questo volume, che va ad alimentare un dibattito (multi)disciplinare che, nei diversi Congressi “Città e Territorio Virtuale”, ha raggiunto e coinvolto una ormai numerosa comunità scientifica intercontinentale.