Abstract
Il libro affronta le pluralità delle crisi soggettive, culturali, politiche e istituzionali che attraversano la società contemporanea. A seguito della trasformazione del sistema Fordista, del declino del Welfare State e della crisi finanziaria del 2008, non solo la povertà, l’emarginazione ma anche altre forme di tensioni e asincronie sono emerse all’interno della modernità destrutturando il mito e la narrazione della crescita e del progresso razionale.
Il volume, attraverso una prospettiva sociologica e interdisciplinare, passa in rassegna le diverse articolazioni che le crisi hanno assunto in seno alla modernità. Particolari attenzioni sono conferite da una parte ai temi del razzismo, alle vittime della crisi quali gli adulti senza fissa dimora e i giovani, al fenomeno del populismo e dall’altra alla nuova forma di governamentalità, al rapporto tra criminologia e crisi economica attraverso la ricerca sui colletti bianchi e alla questione dell’interdipendenza tra diritto penale e devianza sociale.