Abstract
L’inclusione è una impresa, individuale e collettiva, che inizia nel momento in cui si comincia a volerla praticare. È un processo che riguarda l’intera società. Assumendo questo punto di vista, calando il discorso nei contesti scolastici, promuovere azioni inclusive non significa affatto inserire allievi con/in difficoltà nelle classi, consentendo loro con azioni di adattamento e compensative di poter stare insieme agli altri, ma agire sui contesti stessi (trasformandoli in modo intenzionale e sistematico) per far sì che tutte le barriere alla partecipazione e all’apprendimento siano rimosse.
Partendo da queste premesse, che costituiscono l’apparato teorico di sfondo, gli autori del volume danno conto di una indagine quali-quantitativa sulla figura e sul ruolo dell’assistente specialistico, realizzata nell’ambito di un servizio di valutazione qualitativa in itinere del servizio di assistenza svolto da operatori privati e finalizzato all’inclusione scolastica degli allievi e delle allieve disabili frequentanti le istituzioni scolastiche e formative del secondo ciclo di istruzione della Regione Lazio