Abstract
Come analizzare per poter prevedere ciò che accade nella società contemporanea ove “cultura” e “mutamento” sono divenuti sinonimi? Come interpretare i grandi sconvolgimenti contemporanei (conflitti, migrazioni, oscillazioni del mercato…) senza far riferimento alle motivazioni più profonde degli individui? Come comprendere nel riflesso del reale che i media ci offrono, la realtà di ciò che accade? Il testo, con più voci, tenta di rispondere a questi interrogativi mettendo al centro dell’indagine la portata dei sentimenti che animano la nostra postmodernità. In un contesto sociale comprensibile solo nell’interconnessione della sua trasformazione, si fa spazio così una nuova prospettiva di indagine: quella che coniuga le emozioni, le percezioni, l’apparato simbolico ed i valori, i sentimenti, con le possibilità di analisi politica, economica, storica, letteraria, artistica e sociale di tipo tradizionale. Sempre più oggi, la struttura politica, economica e finanziaria del mondo si regge su rapporti personali, affettivi, dominati da interessi e influenzati da relazioni di scambio interindividuali; l’ideologia, che storicamente ha determinato le differenze, è sempre più usata come un alibi che come una finalità. Il sistema mediatico come forza motrice rigenera continuamente la società contemporanea, fondato sull’emozione delle immagini che sovrasta la conoscenza dei saperi. Per poter analizzare e prevedere i fatti sociali, la sociologia non può più prescindere dai sentimenti delle comunità umane.