Abstract
Il quinto volume de Le Ragioni di Erasmus comporta due sezioni tematiche. La prima sezione è dedicata alle ricadute della pandemia del Covid-19 su vari aspetti delle vite individuali e dell’organizzazione sociale, con particolare riferimento alle trasformazioni che questa crisi sanitaria ha suscitato, a tutti i livelli, nel mondo dell’educazione. Le riflessioni raccolte in questa parte del volume riguardano le problematiche dell’insegnamento a distanza (Joanna Małgorzata Łukasik, Katarzyna Jagielska, Anna Mróz, Paulina Koperna); nuovi scenari per la deontologia professionale degli educatori sociali (Michela Origlia); la pedagogia della morte (José Luis Parejo, Paula Pecharromán-Hoyos); la percezione del tempo (Vincenzo A. Piccione, Romina De Cicco); l’urgenza di un reale cambio di paradigma (Yamina Bettahar), anche sulla scorta del pensiero di alcuni grandi scrittori di rinnovata attualità (Marina Geat). La seconda sezione riunisce contributi su vari argomenti inerenti alle tematiche dell’educazione che sono oggetto di collaborazione e confronto tra il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre e alcuni dei suoi principali partner internazionali: le applicazioni tecnologiche in educazione, con particolare riferimento alle esperienze di alcuni paesi del Nord Europa (Ossi Autio, Mart Soobik, Gisli Thorsteinsson, Brynjar Olafsson); le problematiche dell’insegnamento e della valutazione (Marília C. Cid); l’importanza della lettura dialogica nel processo di alfabetizzazione (Raúl Gutiérrez Fresneda); la preparazione dei futuri insegnanti (María Ángeles Martín del Pozo); i rischi della disaffezione e della rinuncia scolastica (Andrea Rácz, Dorottya Sik); le potenzialità della narrativa transmediatica nell’educazione a distanza (Bea Tomšič Amon).
The fifth volume of Le Ragioni di Erasmus comprises two thematic sections. The first section focuses on the effects of the Covid-19 pandemic on various aspects of individual lives and social organisation, with particular reference to the transformations that this health crisis has brought about at all levels in the world of education. The reflections collected in this part of the volume concern the problems of distance teaching (Joanna Małgorzata Łukasik, Katarzyna Jagielska, Anna Mróz, Paulina Koperna); new scenarios for the professional deontology of social educators (Michela Origlia); the pedagogy of death (José Luis Parejo, Paula Pecharromán-Hoyos); the perception of time (Vincenzo A. Piccione, Romina De Cicco); the urgency of a real paradigm shift (Yamina Bettahar), also on the basis of the thought of some great writers of renewed relevance (Marina Geat). The second section includes contributions on various topics related to the themes of education, which are the subject of collaboration and discussion between the Department of Education Sciences at the University of Roma Tre and some of its main international partners: technological applications in education, with particular reference to the experiences of some northern European countries (Ossi Autio, Mart Soobik, Gisli Thorsteinsson, Brynjar Olafsson); the problems of teaching and assessment (Marília C. Cid); the importance of dialogic reading in the literacy process (Raúl Gutiérrez Fresneda); the preparation of future teachers (María Ángeles Martín del Pozo); the risks of disaffection and school dropout (Andrea Rácz, Dorottya Sik); the potential of transmedia narratives in distance education (Bea Tomšič Amon).