Primordia civitatis

Autore:  Pietro De Francisci
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: febbraio 2025
Pagine: 1000
ISBN: 979-12-5977-436-1
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Abstract

Primordia civitatis è, come già Arcana imperii, un grande affresco del diritto pubblico antico. Uno scavo minuzioso sulle fonti manoscritte e archeologiche, relative alle vicende (non solo giuridiche) del Lazio arcaico; ma anche un esercizio d’interpretazione, sorretto da precise coordinate di metodo – come la convinzione di dover estendere l’analisi a svariati «momenti nomogenetici» – e senza farsi condizionare da nozioni coniate dai Romani solo più tardi (se non addirittura legate alla moderna «dogmatica»). Vi domina un motivo di fondo: la transizione dall’originaria «credenza nella potenza» – entro un mondo segnato dalla capillare interazione coi numina – all’idea stessa di potere, nelle sue diverse manifestazioni istituzionali. Una «conquista dell’astratto», da seguire a ridosso delle trasformazioni della monarchia – a lungo centrata sul «carisma» del rex-ductor. Felice testimonianza di quella integrazione fra «storicismo» e categorie sociologiche che fu peculiare di De Francisci.

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Primordia civitatis è, come già Arcana imperii, un grande affresco del diritto pubblico antico. Uno scavo minuzioso sulle fonti manoscritte e archeologiche, relative alle vicende (non solo giuridiche) del Lazio arcaico; ma anche un esercizio d’interpretazione, sorretto da precise coordinate di metodo – come la convinzione di dover estendere l’analisi a svariati «momenti nomogenetici» – e senza farsi condizionare da nozioni coniate dai Romani solo più tardi (se non addirittura legate alla moderna «dogmatica»). Vi domina un motivo di fondo: la transizione dall’originaria «credenza nella potenza» – entro un mondo segnato dalla capillare interazione coi numina – all’idea stessa di potere, nelle sue diverse manifestazioni istituzionali. Una «conquista dell’astratto», da seguire a ridosso delle trasformazioni della monarchia – a lungo centrata sul «carisma» del rex-ductor. Felice testimonianza di quella integrazione fra «storicismo» e categorie sociologiche che fu peculiare di De Francisci.

Primordia civitatis is a great fresco focused on the ancient public law. It is a meticulous excavation of manuscript and archaeological sources relating to the events (not only legal) of archaic Latium. The book is also an exercise in interpretation, underpinned by precise methodological coordinates - such as the effort to extend the analysis to various ‘nomogenetic moments’ - and without being conditioned by notions that the Romans only developed later (or that were even introduced by modern ‘dogmatics’). The leitmotif is the transition from the original ‘belief in power’ - within a world dominated by interaction with the numina - to the very idea of power, in its various institutional manifestations. A ‘conquest of the abstract’, to be followed through the transformations of the monarchy - long centred on the ‘charisma’ of the rex-ductor. The reader finds here an excellent example of that integration between ‘historicism’ and sociological categories that was peculiar to De Francisci.

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Primordia civitatis is a great fresco focused on the ancient public law. It is a meticulous excavation of manuscript and archaeological sources relating to the events (not only legal) of archaic Latium. The book is also an exercise in interpretation, underpinned by precise methodological coordinates - such as the effort to extend the analysis to various ‘nomogenetic moments’ - and without being conditioned by notions that the Romans only developed later (or that were even introduced by modern ‘dogmatics’). The leitmotif is the transition from the original ‘belief in power’ - within a world dominated by interaction with the numina - to the very idea of power, in its various institutional manifestations. A ‘conquest of the abstract’, to be followed through the transformations of the monarchy - long centred on the ‘charisma’ of the rex-ductor. The reader finds here an excellent example of that integration between ‘historicism’ and sociological categories that was peculiar to De Francisci.

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