Democrazia e Sicurezza – 2020 n. 3

Democrazia e Sicurezza – 2020 n. 3
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: dicembre 2020
Pagine: 93
ISBN: 2239‐804X
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Abstract

«Democrazia e Sicurezza – Democracy and Security Review», ideata dal prof. Salvatore Bonfiglio, è nata come periodico scientifico dell’Università degli Studi Roma Tre all’interno del PRIN 2008 «Costituzioni e Sicurezza dello Stato: scenari attuali e linee di tendenza» e proseguito con il PRIN 2010-2011 «Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica». La rivista intende approfondire il rapporto tra democrazia e sicurezza: esso, se pur a volte conflittuale, non deve mai negare, a maggior ragione in un ordinamento democratico, i diritti fondamentali della persona.

Contributi

Bias cognitivi e libertà individuali

Mario De Caro 

DOI: 10.13134/2239-804x/3-2020/1

Climate and Environmental Justice: A Comparative Perspective to ‘Think Different’ about Long-Lasting Issues

Pasquale Viola 

Il saggio affronta le questioni ambientali e climatiche trasmettendo un approccio a "pensare altrimenti" al dibattito giuridico, introducendo il collegamento tra scienza e diritto in riferimento alle questioni climatiche e ambientali. Da un punto di vista interdisciplinare, l'indagine si concentra sulle clausole costituzionali e sulle norme statali che riconoscono prerogative peculiari per entità naturali e diritti ambientali (Ecuador, Bolivia e Nuova Zelanda), nonché su importanti leading cases riguardanti diritti procedurali e sostanziali (Colombia e India) e responsabilità dello Stato per la mancanza di azioni in materia di clima (Paesi Bassi). Infine, l'approccio critico suggerisce questioni chiave che potrebbero fondere la giustizia e il contenzioso in materia ambientale e climatica, oltre a favorire il dibattito su nuovi paradigmi legali, principalmente rivolti ai sistemi giuridici dell'UE.

DOI: 10.13134/2239-804x/3-2020/2

Reversibilidad democrática en Venezuela. Opciones de la transición política

Herbert Koeneke Ramírez 

Il regime stabilito in Venezuela dal 1999, quando Hugo Chávez divenne Presidente della Repubblica, è stato considerato da diversi analisti come autoritarismo competitivo, democradura e dictablanda, tra le altre concettualizzazioni dei governi ibridi, ma anche come autocracia e totalitarismo alludendo a tipi puri di sistemi politici. A prescindere dalla parola usata, la democrazia nata nel 1958, a dispetto di un certo deterioramento dagli anni '80, è notevolmente regredita negli ultimi due decenni in valori come la libertà, la trasparenza e la convivenza pacifica. Per invertire questo degrado e promuovere la ridemocratizzazione si son proposte alcune opzioni: i "transitologi" le hanno definite come transformación o riforma, sostituzione o rottura, transplazo o negoziazione e invasione straniera. La negoziazione è attualmente considerata l'opzione più praticabile, sebbene le altre non siano state del tutto escluse. Un settore dell'opposizione, infatti, ha accettato di instaurare un nuovo tavolo negoziale per cercare accordi con il partito al governo dal settembre 2019. Alcune condizioni sono tuttavia essenziali affinché questi negoziati si traducano in risultati reali. Prima di tutto, è necessario abbandonare il discorso squalificante e polarizzante, noto come "inquadramento incentrato sul gruppo", usato intensamente da Hugo Chávez e ora dai suoi seguaci. Se questa retorica divisiva persiste, eventuali accordi saranno ostacolati. In secondo luogo, il partito al governo deve accettare pubblicamente che i suoi candidati possono essere sconfitti o revocati (senza quindi essere sempre vincenti) in elezioni libere e trasparenti. In terzo luogo, il governo deve rifiutare l'abuso di potere nelle sue varie forme, come la giudizializzazione della politica, l'opacità amministrativa e la censura dei media.

DOI: 10.13134/2239-804x/3-2020/3

L’inferno dell’ uguale: Byung‐Chul Han e la microfisica della violenza

Emanuele Rossi 

DOI: 10.13134/2239-804x/3-2020/4

Alessio Rauti, La decisione sulla cittadinanza. Tra rappresentanza politica e fini costituzionali, Editoriale Scientifica, Napoli, 2020, pp. 483

Gabriele Maestri 

DOI: 10.13134/2239-804x/3-2020/5

Luca Barbari, Francesco De Vanna (cur.), Il “diritto al viaggio”. Abbecedario delle migrazioni, Giappichelli, Torino, 2018, pp. XII – 347

Gabriele Maestri 

DOI: 10.13134/2239-804x/3-2020/6

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