Democrazia e Sicurezza – 2022 n. 1

Democrazia e Sicurezza – 2022 n. 1
Editore: RomaTrE-Press
Data di pubblicazione: ottobre 2022
Pagine: 188
ISBN: 2239-804X
n° downloads ad oggi: 225

Abstract

«Democrazia e Sicurezza – Democracy and Security Review», ideata dal prof. Salvatore Bonfiglio, è nata come periodico scientifico dell’Università degli Studi Roma Tre all’interno del PRIN 2008 «Costituzioni e Sicurezza dello Stato: scenari attuali e linee di tendenza» e proseguito con il PRIN 2010-2011 «Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica». La rivista intende approfondire il rapporto tra democrazia e sicurezza: esso, se pur a volte conflittuale, non deve mai negare, a maggior ragione in un ordinamento democratico, i diritti fondamentali della persona.

Contributi

Il diritto del popolo ucraino alla legittima difesa

Salvatore Bonfiglio 

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/1

Cybercrime: una nuova minaccia per la Pubblica Sicurezza

Emanuele Macrì  Silvio Marco Guarriello  Vittorio Guarriello 

Il presente saggio si propone di descrivere i principali aspetti del Cybercrime e gli strumenti attualmente a disposizione degli organi investigativi per contrastarla, evidenziando anche le ragioni per le quali i temi della cybersecurity e del cybercrime preoccupano da vicino ogni cittadino. In particolare – unendo le diverse esperienze professionali di persone che quotidianamente si confrontano con i temi della cybersecurity e del cybercrime – verranno evidenziati i pericoli per la Pubblica Sicurezza derivanti dal cybercrime e, in particolare, dal Deep Web e dal Dark Web. Verrà inoltre illustrata un’operazione di Polizia Giudiziaria condotta dai Carabinieri relativa a un traffico di stupefacenti in cui le criptovalute sono state utilizzate come modalità di pagamento e sarà approfondito l’utilizzo delle nuove tecnologie e criptovalute da parte della criminalità organizzata, anche finalizzato al riciclaggio di denaro e al gioco d’azzardo.

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/2

Il contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale

Fabrizio Costantino 

Il problema del finanziamento al terrorismo internazionale ha progressivamente rivestito un ruolo centrale nel quadro delle politiche nazionali e sovranazionali di contrasto al terrorismo. Successivamente agli attentati dell’11 settembre 2001, varie misure a livello nazionale e internazionale sono state elaborate al fine di impedire che flussi di denaro destinati ad attività di tipo terroristico potessero finanziare l’esecuzione di attentati. La prima parte di questo lavoro analizza le caratteristiche fondamentali del finanziamento al terrorismo, analizzando i suoi collegamenti con il riciclaggio di denaro e offrendo una rassegna delle principali tecniche utilizzate dai terroristi per finanziare le loro attività. La seconda parte esamina l’attuale quadro delle normative nazionali e internazionali, analizzando le evoluzioni e la qualità delle politiche di contrasto.

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/3

Terrorismo internazionale e applicazione delle misure di sicurezza vent’anni dopo l’11 settembre 2001

Massimo Pellingra Contino 

A seguito dei tragici eventi dell’11 settembre 2001, l’Europa è diventata anche un obiettivo di particolare interesse per gli attentatori terroristici islamici. Pertanto, la maggior parte degli Stati, e non solo regioni del mondo come Stati Uniti, Russia, Paesi africani e asiatici, hanno dovuto concentrare la propria attenzione sul fenomeno del terrorismo. Da qui la necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto a livello transnazionale attraverso l’introduzione, nei rispettivi codici penali, del reato di terrorismo internazionale, di sanzioni adeguate e di efficaci strumenti procedurali. La lotta al terrorismo da parte dei governi si svolge principalmente in termini di prevenzione attraverso l'attività di intelligence e/o di polizia politica, cioè una forza di polizia che opera per la prevenzione e la repressione dei reati contro la personalità interna ei internazionale di uno Stato e che contrasta la sovversione dell'ordine democratico.

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/4

I diritti fondamentali degli stranieri al banco di prova di alcune recenti emergenze

Giuliaserena Stegher 

Partendo da un interrogativo di base, su cosa siano i diritti fondamentali, questo contributo mira a esplorare il tema dei diritti degli stranieri, anche con riguardo alla giurisprudenza costituzionale, prendendo in considerazione alcune recenti emergenze che possono mettere alla prova la saldezza dello stato di diritto.

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/5

Le politiche di adeguamento amministrativo. I negoziati fra l’Unione europea e tre Paesi dei Balcani: Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord

Rosalba Chiarini 

L'articolo analizza le politiche di adeguamento amministrativo di tre paesi balcanici nel contesto dei negoziati di ampliamento con l'Unione Europea. I tre paesi sono Serbia, Montenegro e Macedonia del Nord. Questi paesi hanno un diverso grado di decentramento amministrativo, che sembra essere correlato al grado di frammentazione della popolazione nei diversi gruppi nazionali. Questo fattore e la tempistica del processo decisionale per l'allargamento influiscono sulla performance nell'attuazione delle riforme. I dati provengono dai rapporti della UE. Essi dimostrano che il Montenegro e la Serbia hanno un rendimento migliore rispetto alla Macedonia del Nord, perché hanno avviato per primi il cambiamento; ma il Montenegro rende meglio della Serbia perché è più decentralizzato.

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/6

Salvatore Veca, Etica e politica. I dilemmi del pluralismo: democrazia reale e democrazia possibile, Società Aperta, Milano, 2021, pp. 210

Emily Giovazzino 

DOI: 10.13134/2239-804X/1-2022/7

Nella stessa collana