Abstract
La nota fondamentale di questo volume, che un gruppo di amici e colleghi dedicano a Bruna Donatelli, è la questione dell’intermedialità, che i vari saggi in esso raccolti declinano in modi molteplici. Si parla dei tipi più diversi di riadattamento (dalla letteratura al cinema, al fumetto, al graphic novel, o anche dal saggio estetico alla sequenza cinematografica). Si analizza la scrittura etnografica come forma di «rimediazione», si propone l’analisi di fototesti come pure si scruta lo sguardo filmico di scrittori dell’era pre-cinematografica. Si riflette sugli intrecci tra parola e scrittura, oppure sulla critica d’arte come forma di scrittura intermediale. Si discute di censura, di fotografia metaforica e di processi di ricezione. Gli autori dei vari contributi fanno parlare scrittori e artisti i più diversi: si va da Lawrence Sterne a Lars von Trier, da Chateaubriand a Orwell, a Wagner, a Henry James, a Manuel Puig. Ma ci sono anche il fotografo George Tatge e l’antropologo Marcel Griaule, ci sono i registi della Nouvelle Vague, e poi Proust, Yves Bonnefoy, Boris Diop, e non da ultimo Flaubert, un autore molto amato e frequentato da Bruna Donatelli.