Abstract
Il tema della dignità della donna si interseca con quello della comunicazione, specie della comunicazione commerciale, in modo inestricabile. Portato con forza all’attenzione della società negli anni Settanta in chiave di raggiungimento della parità di trattamento tra donne e uomini, successivamente evolutosi in chiave di esigenza di differenziare le posizioni nel rispetto delle differenti istanze, caratterizzazioni e peculiarità femminili, per giungere alla distinzione dei generi anche in ambito normativo in vari settori, la dignità della donna rappresenta un importante snodo nel raggiungimento di una società realmente civile. Il libro svolge una valutazione – in una prospettiva necessariamente comparata – inerente la necessità di approntare una disciplina dettagliata della tutela della dignità della donna nell’ambito comunicativo, ponendo in evidenza non soltanto le difficoltà di una normativa siffatta nei diversi settori della comunicazione, specie sulla rete Internet, ma prospettandone in chiave critica la stessa opportunità. Nell’ambito di uno studio svolto da un angolo prospettico “di genere” si segnala la necessità di rifuggire da eccessi di tutela, bilanciando la “protezione” delle donne col rispetto della loro libertà di scelta e autodeterminazione, con la tutela delle minoranze e con la libertà di espressione, inquadrando il tutto nel più ampio e fondamentale alveo della dignità della persona.