Abstract
La ricerca sottolinea che la Staatslehere di Theodor Mommsen è stata sottoposta a larga revisione critica, ma anche che permangono alcune zone d’ombra, la cui consistenza ha impedito di approfondire i rapporti fra i vari ‘attori’ della governance di Roma in età repubblicana e la più incisiva lettura di quest’ultima nei termini di un ‘governo misto’. La ricerca approfondisce i due aspetti, concludendo che il riferimento al governo misto risulta effettivamente utile per descrivere l’organizzazione politica di Roma: però, nel senso che essa corrispose a un complesso di sistemi di governo, autonomi e concorrenti, la cui dialettica trovava un punto di equilibrio nella ‘virtù civica’. Entro questa prospettiva la ricerca esplora le tracce del governo misto romano nella modernità, analizzando se e come la sua percezione consenta di meglio precisare lo sviluppo del repubblicanesimo americano.